Il modello di business basato sul principio del “consent or pay” è recentemente diventato oggetto di attenzione da parte del Garante della privacy del Regno Unito. Questo modello prevede che gli utenti, per accedere a contenuti online, scelgano tra il consenso all’uso dei cookie di profilazione per finalità di marketing oppure il pagamento di una quota. Per affrontare la questione, il Garante UK, ha pianificato una consultazione con i principali stakeholders, finalizzata a elaborare linee guida e raccomandazioni appropriate.
Anche il Garante italiano si è tempestivamente mobilitato per gestire questa tematica, ma, data la complessità del quadro normativo, siamo ancora in attesa di una sua pronuncia ufficiale.
La questione rimane aperta poiché la normativa vigente offre interpretazioni contrastanti in merito ai cookie paywall. Da un lato, la libertà di consenso potrebbe essere vista come un divieto all’uso di tali strumenti, considerati una forma di pressione indebita per ottenere il consenso. Dall’altro lato, potrebbe essere interpretata come una legittimazione del loro utilizzo, in quanto l’utente ha la possibilità di scegliere un’alternativa al consenso, ossia il pagamento.
Quali saranno le future linee guida?
Quale impatto avranno?
Sicuramente queste decisioni influenzeranno il modo in cui le aziende potranno sfruttare le loro strategie di raccolta dei dati e di monetizzazione.
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