Scuola, lavoro, sanità, ricerca ed enti locali. Chiarimenti e indicazioni per pubbliche amministrazioni e imprese private.
Il Garante ha pubblicato una sezione dedicata per rispondere in modo chiaro e diretto ai principali quesiti ricevuti nel corso degli ultimi giorni.
Ecco un estratto delle principali risposte:
1. Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea del personale dipendente o di utenti, fornitori, visitatori e clienti all’ingresso della propria sede?
premesso che “i datori di lavoro, le cui attività non sono sospese, sono tenuti a osservare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica contenute nel Protocollo condiviso” e che “che la rilevazione in tempo reale della temperatura corporea, quando è associata all’identità dell’interessato, costituisce un trattamento di dati personali“,
“è consentita la registrazione della sola circostanza del superamento della soglia stabilita dalla legge“
“Nel caso di clienti o visitatori occasionali […] non è necessario registrare il dato relativo al motivo del diniego di accesso.”
2. L’amministrazione o l’impresa possono richiedere ai propri dipendenti di rendere informazioni, anche mediante un’autodichiarazione, in merito all’eventuale esposizione al contagio da COVID 19 quale condizione per l’accesso alla sede di lavoro?
“In base alla disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro […]”
“è possibile richiedere una dichiarazione che attesti tali circostanze anche a terzi (es. visitatori e utenti).”
“In ogni caso dovranno essere raccolti solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da Covid-19, e astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva, alle specifiche località visitate o altri dettagli relativi alla sfera privata.”
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