Il diritto di cronaca, da tempo immemore scudo sicuro per il giornalismo, vacilla di fronte alla pronuncia del Garante della Privacy del 19 settembre 2017, che interviene per disciplinarlo più correttamente e, forse anche limitarlo, laddove per determinate tipologie di reati gravi quali la violenza sessuale, i dati indentificativi dei soggetti coinvolti non devono essere diffusi nemmeno qualora gli stessi provengano da fonti pubbliche ed ufficiali.
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Privacy e giornalismo
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